Candidatura WHL UNESCO “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale”.

Data Inizio: 05/08/2008
Data Fine: 31/07/2017
Web Site: unesco-venetianfortresses.com/candidatura

Il progetto ha portato avanti attività di coordinamento tecnico e scientifico del processo di candidatura alla World Heritage List UNESCO del sito seriale transnazionale “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra- Stato da Mar occidentale”, commissionato dal Comune di Bergamo.

Oltre ad elaborare il dossier di candidatura e il piano di gestione, attraverso il confronto con il Ministero MiBAC ed altri esperti si sono coordinate attività di comunicazione e divulgazione. Punti chiave del progetto hanno riguardato la forte integrazione delle competenze legate alle molte discipline convergenti sul tema: dalla storia dell’architettura alla valutazione degli aspetti ambientali, dalla gestione e valorizzazione delle risorse alla comunicazione.
L’aspetto della transnazionalità è un elemento che ha connotato fortemente il progetto, in quanto il sito coinvolgeva Italia, Croazia e Montenegro e si sviluppava per oltre 1.000 km: dalle Prealpi lombarde, il sistema si snodava nell’entroterra veneto, interessando la pianura friulana e allungandosi sulla costa orientale del Mare Adriatico fino alla Dalmazia. Il tracciato ha identificato l’area nevralgica – storicamente nota come Golfo di Venezia – in cui l’eccezionale progetto difensivo prendeva forma diffondendo la cultura veneziana negli ambiti territoriali compresi tra l’avamposto di difesa occidentale (Bergamo, Italia) e l’accesso più a Sud al Mare Adriatico (Ulcinj, Montenegro).
Il network presentava opere identificate come città fortificate, forti, città fortezza e sistemi difensivi tra loro diversi per funzione, morfologia e contesto ambientale: questi esempi architettonici e urbanistici offrono un variegato palinsesto di soluzioni in grado di testimoniare non solo la grande capacità tecnica degli ingegneri militari veneziani, ma anche le dinamiche storiche riconducibili a realtà geografiche diverse. In quest’ottica, uno straordinario patrimonio di testimonianze materiali e immateriali costituisce una sorta di file rouge che collega fisicamente e concettualmente Italia, Croazia e Montenegro.

Il sito è stato inserito nella World Heritage List UNESCO nel luglio 2017, durante il World Heritage Commette di Cracovia.